Conte per bambini in rima 🤸
Con le conte per bambini in rima… sei sotto proprio tu!
Vi ricordate quando da piccoli dovevamo scegliere a chi toccava fare un certo ruolo in un gioco? Usavamo le conte, e ognuno di noi ha di sicuro la sua preferita! 🥰
In questa pagina abbiamo raccolto tutte le conte per bambini che abbiamo trovato, cerca la tua preferita e “cantala” insieme al tuo bimbo, siamo sicuri che vi divertirete come matti 😄
Indice delle conte
Conte con gli animali 🐈
- Din, din, din, gattino mio,
tutto il bene lo voglio a te,
la ciccina la mangio io,
e l’ossicino lo do a te. - L’uccellin che vien dal mare quante penne puo’ portare?
puo’ portarne 33 un, due e tre! - Farfallina bella bianca
vola, vola mai si stanca,
vola, vola sempre in su,
farfallina non c’è più
e resti fuori sempre tu. - Tre gattini tre gattini
se ne van per i camini
i gattini sono tre
a star sotto tocca a te. - L’uccellin dal becco rosso
è caduto giù nel fosso;
giù nel fosso non c’è più:
resti fuori proprio tu. - Lepre leprottino
la mamma col bambino
uno due tre
tocca a te. - Cavallino arrò, arrò,
prendi la biada che ti do,
prendi i ferri che ti metto
per andare a San Francesco.
A San Francesco c’è una via
che ti porta a casa mia.
A casa mia c’è un altare
con tre monache a pregare
una dell’altre è più belletta
è Santa Barbara benedetta. - Rinoceronte che passa sul ponte
che sta sull’attenti,
che fa i complimenti,
che dice buongiorno
girandosi attorno.
Gira e rigira, la testa mi gira,
non ne posso più
e puff cade giù:
a star fuori sei proprio tu! - Orlando paladino
avea un bel cavallino.
Trotterella, trotterella
per cercar la caramella.
Caramelle non ce n’è:
a cercarla tocca a te. - Passa Paperino
con la pipa in bocca
guai a chi la tocca,
la tocchi proprio te
uno due e tre! - Questa è la conta dei tre somarelli
che si baciavano sotto gli ombrelli.
Un giorno disse il re:
“Vi ordino di contare fino a tre!”
Uno, due, tre. - Luzega luzega barbagialla
metti la briglia alla mia cavalla,
la cavalla è di un re,
luzega, luzega, vien con me. - An ghin gò
tre galline e tre cappò
per andare alla cappella
c’era una ragazza bella
che suonava le ventitre
uno due e tre. - Un due tre
la gallina fa coccodè
chicchirichì
fa il gal che canta
puoi contare fino a quaranta
quarantuno e quarantatre
sei più bella e scelgo te. - Margherita col corallo
salta su che canta il gallo!
Canta il gallo e la gallina,
salta su Margherita! - Una gallina zoppa
quante penne tiene in groppa?
Ne tiene ventiquattro
uno due tre e quattro. - Uno, due, tre, quattro
la moglie di maestro Giacomo
Maestro Giacomo va al mulino
tira la coda al cagnolino
il cagnolino fa bug, bug
il gattino miao, miao
il pulcino pio, pio
Ti saluto caro mio.
Conte con i numeri 🔢
- sette, quattordici, ventun ventotto,
questo è il gioco di paperotto,
paperotto medicina,
vai fuor tu che sei regina. - Macchinina rossa rossa dove vai? (un bambino dice il nome di una città)
e quanti chilometri farai? (il bambino dice un numero, poi si comincia a contare). - 4,3,2,1
a casa tua non c’è nessuno.
Ma se vai a casa mia
lì di certo c’è mia zia.
C’è mia zia che lava i panni
e saluta tutti quanti,
tutti quanti tranne uno…
Non è un fante, non è un re
la fortuna ha scelto te! - Uno, due, tre, quattro,
c’era un topo e c’era un gatto,
cinque , sei sette otto,
che mangiavano il risotto
nove chicchi e dieci piatti,
topo e gatto sono matti.
L’uno è piccolino
il due è più grandino
e poi arriva il tre
e se lo prende il re. - Ci son tante fragoline
tutte rosse e piccoline,
ci son tante pecorelle
tutte bianche e tutte belle,
ci son fiori nei giardini,
ci son tanti pesciolini.
Tutto questo sai perché?
Ora tocca proprio a te! - Conta dieci, conta venti,
leva tutti e quattro i denti,
poco male ti farà
se nel cielo volerà.
Vola vola, canta canta,
scrivi sulla carta bianca.
Io ti scrivo e ti rispondo,
ho girato tutto il mondo
fino al giorno ventitrè,
a star sotto tocca a te! - Il reuccio alla fontana
nel bel mezzo della piana
vede tre brocche, tre orchi, tre dame
e fatine ventitrè.
A chi tocca? Tocca a te! - Uno, due e tre cancelli
ceci cotti e campanelli
mentre incontra l’uccello papà
quante penne mi vuol portar?
Me ne porta ventitre
Uno, due e tre - Hai visto mio marito,
di che colore era vestito,
quanti soldi aveva in tasca… (Si dice la cifra)
(si conta)…! - Bin, bin, cinesin,
conta tutti i cappellin.
Bin, bin, cinesin,
casta giù dal lettin
a contare i cappellini:
conta uno due tre,
ora tocca proprio a te! - Mio fratellino
ha perso un ciabattino.
Va dal calzolaio,
ne compra un altro paio.
“Scusi quanto costa?”
“Mille e otto”
“Ma lei è pazzo!”
“Facciamo mille e quattro.”
Uno, due, tre e quattro. - Din e Dan, Dan e Din
bolle l’acqua nel catin.
Il catin va in sette cocci,
se ne fan sette cartocci,
uno a me, uno a te,
uno allo sguattero del re,
uno dallo a chi vuoi tu,
che di cocci non ne ho più - Uno il pruno
Due il bue,
Tre il re,
Quattro il cioccolato,
Cinque le aringhe,
Sei gli scarabei,
Sette le civette,
Otto il biscotto,
Nove le ove,
Dieci pasta e ceci. - Conta dieci conta venti
leva tutti e quattro i denti
poco male ti farà
se nel cielo volerà
Vola vola, canta canta
scrivi sulla carta bianca.
Io ti scrivo io ti rispondo
ho girato tutto il mondo
fino al giorno ventitre
a star sotto tocca a te! - Pepino Pepè
va incontro al re
seduto sulla panca
per centocinquanta
per uno per due per tre
per quattro per cinque per sei
per sette per ottobre
pan biscotto
biscottino
sta fuori Peppino. - Uno due tre
conta conta fin che ce n’è
ce n’è quattro cinque sei
sono sette e sono otto
questo fuori e questo sotto. - Un due tre
La pepina la fa’l cafè
la fa’l cafè co la cioccolata
la Pepina l’è meza ma…ta!
Veneto. - 1 2 3 4 5 6 7 8 mortadella pan biscotto
pan biscotto mortadella era morto Pulcinella.
Pulcinella aveva un podere
che ogni giorno andava a vedere.
Quando mancava uno dava la colpa al muro,
quando manca due dava la colpa al bue,
quando mancava tre dava la colpa al Re,
1 2 3 a star fuori tocca a te.
Conte con la frutta o il cibo 🍓🍝
- Amblimblone goccia di limone
goccia d’arancia viene il mal di pancia
bevo un tè, ma non c’è
conto fino a tre, uno due tre - Il re del Portogallo
va a trovare la regina
che fa la torta con la farina.
La farina è troppo bianca,
la regina è molto stanca,
molto stanca del lavoro;
esci fuori e vai con loro. - Coccodè
La mamma non c’è
è in cucina
Che prepara il caffè
Tutto per me
Niente per te
Uno due tre. - Sotto la pergola nasce l’uva,
prima acerba, poi matura.
Zeffirin, zeffirà,
a chi tocca toccherà.
Toccherà al figlio del re,
il figlio del re va al mulino
col cane vicino.
Il cane bau-bau,
la gatta miao-miao,
il pulcino pio-pio:
ti saluto caro mio. - Sotto la pergola nasce l’uva
prima acerba e poi matura
cenci cenci rattoppati
rivenduti e ricomprati
rivenduti in Barberia
salti fuori la bella Maria. - Olio, pepe e sale, per condire l’insalata
insalata non ce n’è,
a star fuori tocca a te.
Lava lava le scodelle
per mangiare le tagliatelle
lava bene, lava male
butta l’acqua nel canale
Sei per otto quarantotto
vai in cucina fai il risotto
fallo come lo vuoi tu
un due tre
stai fuori tu - Piso pisello colore così bello
colore così fino di Portofino
la bella pulinaia che sale sulle scale
le scale del pavone la piuma del piccione
la bella zitella che gioca a pollastrella
la figlia del re…
…tocca precisamente a te!
Conte famose ⭐
- Ambarabà cicci coccò
tre civette sul comò
che facevano l’amore
con la figlia del dottore
il dottore si ammalò
ambarabà cicci coccò - Conta conta contarello
questo gioco è molto bello,
molto bello come te,
conta uno, due, tre!
Conta conta tamburino
che il nemico è qui vicino,
se giochiamo in compagnia
il nemico scappa via.
Fafofì, fifofà, a chi tocca non si sa.
Fafofà, fifofì, chi comanda eccolo qua. - Cade la stella in mezzo al mare
mamma mia mi sento male
mi sento male in agonia
prendo la barca e fuggo via
fuggo via di là dal mare
dove sono i marinai
che lavoran tutto il dì
a bi ci di! - Carlomagno re di Francia
con tre pulci sulla pancia.
Una tira, l’altra molla,
l’altra fabbrica la colla.
Gratta gratta tutto il dì
ma le pulci restan lì.. (l’ultimo è il prescelto…) - sotto la cappa del camino
c’era un vecchio contadino
che suonava la chitarra
pim pum barra - pimpum d’oro la rincia e l’arancia
quanti giorni sei stato in Francia?
al lunedì, al martedì
tocca sempre e proprio a ti - Affacciata al balcone
c’è la figlia del dottore.
Forza, avanti chi si fa?
Zero, uno, due e tre:
ora tocca proprio a te! - Sono alto sono basso?
Sono magro oppure grasso?
Sono bruno o sono biondo?
Ogni specchio che c’è al mondo
mi risponde lì per lì
che io son così. - Tic tac la fontana
chi la rompe e chi la sana
l’ha sanata San Francesco
che veniva giù da Urbino
e portava l’uccellino
l’uccellino fa cucù
scappa fuori che sei tu! - Ho una spilla regalata
ma non so chi me l’ha data
me l’ha data mia sorella
che si chiama mortadella
me l’ha data mio cognato
che si chiama scornacchiato
me l’ha data mio cugino
che si chiama formaggino
me l’ha data mio papà
che si chiama baccalà. - Sotto il ponte ci sono tre bombe
passa il lupo e non le rompe
passa il re e ne rompe tre
passa la regina e ne rompe una dozzina
passa il reggimento e ne rompe cinquecento. - Chi è dentro è dentro
chi è fuori è fuori
chi è dietro di me
batte uno due e tre. - Encio bilencio
le scarpe di cencio
le calze di lana
vattene fuori
la mamma ti chiama. - Alla cena del signore
c’eran centoventi suore
la più vecchia s’ammalò
e un dottore si chiamò
la guarì da quel malanno
tu sta fuori tutto l’anno. - Il rombo rimbomba, suona la tromba,
suona l’italiano, suona il tedesco,
suona il francese, suona l’inglese,
stai fuori perlo-meno un mese! - I tre saggi di Baviera
hanno per barca una zuppiera
che se a galla fosse stata
la conta sarebbe continuata
anche fino a centoventitrè,
toccherebbe precisamente a te! - La luna è una ruota gialla,
cade in mare e resta a galla,
gettano le reti i pescatori,
noi siamo dentro e tu sei fuori. - Mariolino biricchino
tutti i giorni va a Portofino
e va pure in Portogallo,
se si sveglia al canto del gallo.
Certe volte si sveglia alle tre,
a giocare tocca a te! - La regina è andata a Roma
a comprare la corona
la corona è già venduta
la regina è già svenuta
è svenuto pure il re
a star fuori tocca a te. - Passin passetto,
salii sul tetto,
salii sulla cima
d’un’alta collina.
Di lassù vidi il mondo
da quadrato farsi tondo. - Guardandomi in giro
mi venne il capogiro.
Giro girello
esci fuori bimbo bello.
Tre ragazze a una fontana
una strizza e l’altra lava
una prega a Santo Vito
che le mandi un buon marito
bianco rosso e colorito
come la faccia di Santo Vito. - Barabì barabà
tu sei andato in Canadà
per trovare il tuo papà
e perciò fuori di qua. - Per te per te per te
io ne tengo solo tre
solo tre cavalli e re
uno due e tre. - Santa Chiara monachella
tira fuori la più bella
la più bella del maggiore
Sant’Antonio pescatore
pesca e ripesca
salta fuori questa
questa e quest’altra
tira fuori l’altra
l’altra l’altrina
salta fuori colombina. - Nel giardino del papa
ci si pianta l’insalata
l’insalata e la lattuga
salta fuori la più ciuca
la più ciuca e la più elegante
quella che porta il guardinfante
guardinfante e chicchirichì
bella zitella vuoi te venir?
Volete venire a raccoglier le rose?
Ce ne sono troppo poche
Pipene una pipene due pipene tre
Bella zitella venite con me. - Trippe trappe con rose e fiori
questo è dentro e questo è fuori
questo è fuori e questo è dentro
il serpente fa spavento
fa spavento quando c’è
trippe trappe tocca a te. - Un pezzo di legno, poco fuoco
due pezzi un po’ di fuoco,
ma se un altro, o due, ce ne metto,
ecco fatto un bel fuochetto. - Mappamondo, mappamondo,
fa girare tutto il mondo,
fa girare anche te:
uno, due, tre! - Lincia, lancia
la melarancia;
Francia e Lombardia:
insegnami la via.
Via, viella,
incontrai una fontanella:
mi ci lavai le mani,
persi l’anello
del dito picciriello.
Andai dal curato,
il curato non c’era,
c’era la cuoca
che friggeva le frittelle.
Dammene una,
dammene due,
dammene tre,
andar via tocca a te. - Alle bombe del cannon
Pastasciutta e maccheron
da buttare nel bidon
Bim bum bom! - Le belle statuine
d’oro e d’argento
che valgon mille e cento
uno due tre
uno due tre
ora tocca a te!
Ora tocca a me! - Questo è l’occhio bello
quetso è suo fratello
Questa è l’orecchietta bella
questa è sua sorella
Questo è il campanin
che fa sempre din din
Questo è il grande forno
che mastica tutto il giorno. - Oh Maria Giulia
alza gli occhi al cielo
fai un salto
fanne un altro
fa la riverenza
fa la penitenza
leva il cappellino
fai un bell’inchino
guarda in su
guarda in giù
offri il fiore a chi vuoi tu. - Giro giro tondo
il pane cotto in forno
un mazzo di viole
per darle a chi le vuole
le vuole la Sandrina
caschi a terra la più piccina
Giro giro tondo
il pane cotto in forno
un mazzo di viole
per darle a chi le vuole
le vuole la Marina
caschi a terra la più piccina. - Pon pon d’ora
larillarancia
quanti giorni
sei stato in Francia
uno due tre
uno due tre
pon pon d’oro
tocca a te! - Evviva la torre di Pisa
che pende che pende
che mai casca giù
Evviva la torre di Pisa
che pende che pende
che mai casca giù. - Ciribiribì
cirimbirimbella
a chi tocca la più bella
la più bella tocca al re
a star sotto tocca a te! - Botta bottanta
chi viene a Roma
chi ha perso la corona
la corona dei ventitre
uno due tre. - Son venuto su al castello
per trovare mio fratello
tuo fratello qui non c’è
esci fuori via anche te! - Uno, due… un due tre
cerchi il papa e trovi il re
cerchi il quadro e trovi il tondo
cerchi il capo e trovi il fondo
cerchi il saggio e trovi il matto
cerchi il cane e trovi il gatto
cerchi il gatto e trovi il topo…
… io vengo prima e tu vieni dopo. - Piedi pieduno
La madre digiuno
La bella pettegola
Comandi Maria
Anna Susanna
Prendi la scopa
Gettala in terra
Quando arriva la figlia del re
Uno due tre
Alza la gamba che tocca a te! - Torino Torino che bella città
si mangia si beve l’amore si fa.
Hai visto mio marito? (si deve rispondere si o no)
Di che colore era vestito? (si deve dire un colore)
Quanti soldi aveva in tasca? (si deve dire un numero, poi si conta quel numero)
Conte senza senso 🤷
- Ponte ponente
ponteeppi’tappetapperugia,
ponte ponente ponteppi’
tappe tapperi’ - Ritico,
vitico,
sanatoco,
vitoco,
ravanello,
bonavito e fora quello - Au liu lè tuli lè
a tam blem a tam blum
fora buseta fora boton,
fora mi, dentro ti! - Auli’ ule’
catamiflit all’usigne’
tulilemblemblu’
tulile’ mblemblu’ - Auli ule meta buse,
metà perfitte da lusinghè
tutli lem blem blu
tuli lem blen blu. - Auli aulè che te prime a lusingher,
tu li lem blem blum
tu li lè blem blum. - Pimperipetta nusa?
Pimperipetta pan - Oh mony mony mony accademia mustafà
mustafà fa dartagnan gnan gnan
mucci demi demi demi
mucci uà uà uà
mucci demi demi demi
mucci uà uà uà
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Chi siamo
Ciao sono Silvia, sono una Musicista e Musicoterapeuta, realizzo laboratori di musicalità per i più piccini da 0 a 6 anni, utilizzando il gioco come mezzo per migliorare e rendere più sereno il rapporto tra genitori e figli. Mentre nel tempo libero mi diverto a leggere e raccontar fiabe ai bambini. 😊
Ciao sono William, sono Designer e facilitatore certificato LEGO® Serious Play®, faccio progetti, e tante volte anche molti castelli in aria... Nel tempo libero mi diverto a scrivere le fiabe che trovate qui su fabulinis così poi Silvia ha qualcosa da leggere 😉
Se vuoi contattarci per qualsiasi motivo, scrivi una mail a: info@fabulinis.com
Nella newsletter troverai i nostri spunti di fantasia 🌈 che potrai usare per divertirti insieme ai tuoi bimbi.
Iscrivendoti riceverai in regalo 🎁 un rilassamento guidato per la nanna 🌙 letto da Silvia!
Se vuoi più informazioni sulla nostra newsletter, vai alla pagina dedicata
Ambarabà cicci coccò
tre civette sul comò
che facevano l’amore —> che facevano orrorre
con la figlia del dottore —> alla figlia del dottore
il dottore si ammalò
ambarabà cicci coccò
Ciao Sonia, grazie per averci scritto!
La variante che ci suggerisci è stata scritta solo qualche anno fa (nel 2019 se non ricordo male), immagino per cercare di “coprire” le parti senza senso delle 3 civette e della figlia del dottore… 😅
Questa filastrocca però probabilmente ha addirittura origini latine dal verso “hanc para ab hac quidquid quodquod” che tradotta significa più o meno: “ripara questa (mano) da quest’altra (che fa la conta).
Un abbraccio! 🤗
Una conta tramandata in famiglia almeno dalla fine dell’Ottocento (zona Modena):
Èncate péncate nuff catiné
Ábite fàbite dominé
un pain pour nous
et raus
Grazie Nanni per aver condiviso questa conta Modenese! 😊
Sembra avere delle somiglianze col francese…